Azienda Agricola Dal Bessé

La storia del nostro allevamento

Erano i primi anni '90 e, durante il periodo estivo, quando tutti gli animali venivano trasferiti sugli alpeggi, qui a Becetto, la nostra piccola frazione di montagna, era impossibile trovare anche soltanto un litro di latte. Fu allora che, quasi per gioco, acquistammo la prima mucca.
Successivamente all’acquisto del bovino e dopo le iniziali mungiture a mano, ci venne l'idea di utilizzare il latte non più solo per una semplice colazione, ma di creare qualcosa di nuovo. E fu così che producemmo il nostro primo tomino!
Da quel giorno capimmo che mungere il latte non bastava: la soddisfazione più grande fu proprio il tentativo di realizzare qualcosa di più concreto dal nostro prodotto.
Decidemmo allora di acquistare altre mucche al fine di aumentare la produzione giornaliera di latte (100 litri) da trasformare successivamente in formaggio, sia fresco sia da stagionare.
E fu così che un hobby, dal quale era nata questa nostra avventura, si trasformò in un vero e proprio impegno lavorativo quotidiano che incrementava di mese in mese, tanto da stimolarci ad un miglioramento e una crescita continua.
Il poco latte munto veniva trasformato in un garage adibito a caseificio in Borgata Graziani.
Durante le festività natalizie del 1996 avviammo il nostro primo mercato settimanale tutti i venerdì a Sampeyre e, qualche mese più tardi, ogni lunedì a Venasca.
Con il passare del tempo la richiesta di formaggio, sia fresco sia stagionato, aumentava e di conseguenza cominciammo le modifiche alla stalla (costruita in origine per i cavalli Merens), in modo tale da poter ospitare un maggior numero di mucche da latte di razza Pezzata Rossa Italiana.
Alla fine degli anni ’90 l’allevamento contava 25 animali, di cui 10/12 in mungitura, per una produzione di latte quasi triplicata, e decretammo a quel punto che fosse giunto il momento di portare la vendita dei nostri prodotti al mercato di Saluzzo. Inizialmente soltanto il sabato, ma dopo circa un anno anche il mercoledì, riuscendo così ad aumentare la possibilità di distribuzione.
Gli anni passavano velocemente e nel gennaio del 2004 installammo nella stalla un impianto di mungitura volontaria, ovvero un sistema robotizzato in grado di mungere autonomamente le vacche.
Incrementando la trasformazione di latte, la produzione di formaggio divenne sempre più problematica, in quanto il caseificio di Becetto risultava essere piccolo e poco funzionale.
Nell’autunno del 2017 ci venne proposto l'affitto dei locali a Frassino in Località Ponte Cross.
Di conseguenza decidemmo di affittare parte della struttura trasformandola in caseificio e, oltre al sito produttivo, vi è anche lo spaccio aziendale nel quale possiamo vendere al minuto i nostri prodotti, puntando al Km 0.
Dunque ogni mattina presto il latte appena munto viene trasportato da Becetto a Frassino nel nuovo caseificio e qui trasformato nelle svariate tipologie di formaggio.
Ulteriore innovazione di cui possiamo vantare in questa nuova struttura riguarda il tema della sostenibilità: acquistiamo energia termica, prodotta da un impianto di cogenerazione, tramite una rete di teleriscaldamento in cui l’acqua raggiunge una temperatura di 75-80°C così da poter riscaldare il latte ed effettuare i lavaggi di macchinari e locali.
Inoltre il rimorchio utilizzato sui mercati viene parcheggiato accanto al caseificio semplificando in modo significativo la tratta Sampeyre-Becetto, soprattutto durante i rigidi mesi invernali.
Sono ancora moltissime le idee per il futuro della nostra azienda, soprattutto ora che siamo spronati e affiancati da Agnès ed Esteve.
Un progetto che abbiamo iniziato da quando ci siamo spostati a Frassino è quello di vendere nello spaccio aziendale, oltre ai formaggi, anche la carne del nostro allevamento
Chiudere il caseificio ed il punto vendita a Becetto è stato un dispiacere. Si è trattata di una scelta difficile, ma purtroppo necessaria, al fine di cambiare in meglio e raggiungere l'innovazione verso il futuro, ma allo stesso tempo avere rispetto delle nostre tradizioni.
Noi continueremo a vivere qui, nella piccola frazione, in cui le stalle degli animali saranno sempre aperte ai visitatori, perché la nostra filosofia è proprio quella di un’azienda agricola di montagna dove crediamo sia giusto ed al tempo stesso interessante rendere noto al consumatore finale cosa vi è alla base di uno yogurt o di un qualsiasi pezzo di formaggio.